Villa Fino (area dell’antico Castello)

Villa Fino sorge all'imbocco della fraz. Versino, nei pressi delle rovine dell'antico castello, ed è circondata da un vasto parco in cui ritrova una deliziosa cappelletta neogotica, costruita intorno al 1920. La dimora, di proprietà privata e perciò visitabile solo nel corso di particolari eventi, è di origine seicentesca, con restauri successivi dell'Ottocento. Intorno al 1920, Carlo Fino, in collaborazione con Padre Fulgenzio Dal piano, avviò a monte della casa gli scavi che portarono alla luce le selci neolitiche, i resti romani e le rovine dell'antico castello, edificato presumibilmente intorno al 1200 e distrutto nel 1551, dalle truppe mercenarie del maresciallo di Brissac. La leggenda vuole che il castello, anziché dai Francesi, sia stato distrutto e incendiato dai Vincesi, stufi delle angherie dei predoni che vi si erano installati, per conto dei feudatari del momento. A ricordo dell'avvenuta liberazione, a monte del castello, poco discosto dalla mulattiera che conduce alla frazione Tornetti, fu edificata la Cappella dell'Annunziata. Il 25 marzo di ogni anno i falò che illuminano la valle, in onore dell'Annunziata, ricordano il rogo del castello e inneggiano alla libertà ritrovata.

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